Decreto Legislativo 18 del 2023: Una Nuova Prospettiva sulla Sicurezza dell’Acqua Potabile
Il Decreto Legislativo 18 del 2023 segna un passaggio cruciale nella regolamentazione della qualità delle acque potabili in Italia, andando a sostituire l’ormai superato Decreto Legislativo 31 del 2001. Questo decreto attua la Direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, introducendo un approccio preventivo e sistematico per garantire che l’acqua fornita ai cittadini (e agli utenti in genere) sia sicura e conforme agli standard di qualità. Una delle principali innovazioni di questo decreto è l’enfasi sull’analisi dei rischi e sull’autocontrollo della potabilità delle acque, strumenti fondamentali per la tutela della salute pubblica.
L’Analisi dei Rischi della Potabilità delle Acque
Come ormai è tendenza consolidata è l’analisi dei rischi a determinare le azioni da intraprendere nelle singole attività prendendo in considerazione
- I pericoli che possono essere di natura:
- Microbiologici: Batteri, virus e parassiti che possono causare malattie.
- Chimici: Sostanze chimiche nocive come pesticidi, metalli come il piombo, sostanze clorurate o altre sostanze pericolose.
- Fisici: Particelle solide, sedimenti e altre impurità che possono alterare la qualità dell’acqua.
- Valutazione della Probabilità e delle Conseguenze:
- Probabilità: La frequenza con cui un determinato pericolo può manifestarsi, cin considerazione delle caratteristiche dell’impianto idrico (presenza di rami morti, di cisterne d’accumulo, ecc.)
- Conseguenze: L’impatto sulla salute umana in caso di esposizione al pericolo.
- Punti Critici di Controllo:
- Monitoraggio: Definizione dei punti lungo la filiera dell’acqua (dalla fonte alla distribuzione) dove è essenziale monitorare e controllare la qualità dell’acqua.
- Frequenza dei Controlli: Stabilire quanto frequentemente devono essere eseguiti i controlli per garantire la sicurezza continua dell’acqua
- Misure Preventive e Correttive:
- Prevenzione: Implementazione di pratiche e tecnologie per ridurre la probabilità di contaminazione.
- Intervento: Azioni correttive da adottare immediatamente in caso di rilevamento di non conformità o contaminazioni.
Soggetti Obbligati alla Redazione del Piano di Autocontrollo dell’Acqua
Il Decreto Legislativo 18 del 2023 impone a vari soggetti la responsabilità di sviluppare e attuare un piano di autocontrollo per assicurare la qualità dell’acqua potabile. Questi piani devono essere specifici, dettagliati e conformi alle normative vigenti.
- Gestori del Servizio Idrico Integrato:
- Responsabilità Primaria: Sono i principali responsabili della gestione delle infrastrutture idriche e della fornitura di acqua potabile.
- Piani di Autocontrollo: Devono sviluppare piani che coprano tutte le fasi del ciclo dell’acqua, dalla captazione alla distribuzione, includendo misure preventive, punti critici di controllo e piani di intervento.
- Autorità Sanitarie Locali:
- Vigilanza e Supervisione: Hanno il compito di monitorare e verificare l’efficacia dei piani di autocontrollo implementati dai gestori del servizio idrico.
- Intervento: Possono intervenire in caso di rilevamento di non conformità, ordinando misure correttive e monitorando la loro attuazione.
- Enti di Controllo Ambientale:
- Collaborazione: Lavorano in collaborazione con le autorità sanitarie per il monitoraggio delle risorse idriche e l’analisi dei rischi ambientali.
- Supporto Normativo: Forniscono linee guida e supporto tecnico per l’adeguamento alle normative vigenti.
- Proprietari e Gestori di Strutture Sensibili:
- Responsabilità Diretta: Devono adottare piani di autocontrollo specifici per garantire la sicurezza dell’acqua destinata al consumo umano all’interno delle loro strutture.
Quest’ultimi ultimi soggetti includono edifici e impianti dove la qualità dell’acqua potabile è di particolare importanza per la salute e il benessere delle persone che li frequentano. Tra queste strutture rientrano:
- Ospedali e Strutture Sanitarie:
- Requisiti di Qualità Elevati: L’acqua utilizzata deve essere di qualità elevata per evitare infezioni e garantire condizioni igieniche ottimali.
- Controlli Rigidi: Devono essere implementati controlli rigidi e frequenti per monitorare i parametri critici, come la presenza di batteri patogeni e agenti chimici nocivi.
- Scuole e Istituti Educativi:
- Protezione dei Bambini e dei Giovani: L’acqua potabile nelle scuole deve essere sicura per proteggere la salute dei bambini e degli adolescenti, che sono più vulnerabili agli effetti delle contaminazioni.
- Educazione: Le scuole possono svolgere un ruolo importante nell’educazione dei giovani sull’importanza della qualità dell’acqua e delle pratiche di sicurezza.
- Case di Riposo e Strutture per Anziani:
- Tutela degli Anziani: Gli anziani sono più suscettibili agli effetti delle contaminazioni idriche, quindi è essenziale mantenere standard di qualità rigorosi.
- Manutenzione degli Impianti: Le strutture devono garantire una manutenzione regolare degli impianti idrici per prevenire contaminazioni.
- Ristoranti e Attività di Ristorazione:
- Sicurezza Alimentare: L’acqua è un elemento cruciale nella preparazione degli alimenti, quindi la sua qualità deve essere garantita per evitare rischi per la salute dei clienti.
- Certificazioni e Controlli: I ristoranti devono effettuare controlli regolari e possono richiedere certificazioni per dimostrare la conformità agli standard di qualità dell’acqua.
- Strutture Sportive e Ricreative:
- Idratazione Sicura: Nei contesti sportivi, dove l’attività fisica è intensa, è fondamentale fornire acqua potabile sicura per prevenire disidratazione e malattie correlate.
- Monitoraggio della Qualità: Devono essere implementati sistemi di monitoraggio per garantire che l’acqua disponibile sia sicura per il consumo.
Chiaramente l’analisi dei pericoli assume tanta più importanza quanto è più complessa la struttura che si va ad analizzare. Va specificato che per le struttura con rischio minore come ad esempio i ristoranti e attività similari la valutazione può essere inserita all’interno del piano di autocontrollo alimentare (HACCP) o del documento di valutazione dei rischi (DVR) ove presente.
Vale la pena specificare che il D. L.vo 18 del 2023 prende in considerazione anche “altri edifici pubblici e privati (condomini, abitazioni, istituti di istruzione, ed educativi, attività commerciali, ecc.), ai quali “non sono generalmente richieste azioni sito-specifiche di valutazione e gestione del rischio, fatta salva la raccomandazione di verifica dei livelli di piombo, tuttavia , in caso di grandi edifici, oppure in caso di esposizione per medio lungo periodo di soggetti vulnerabili, …è raccomandata l’applicazione di misure di controllo e eventualmente l’applicazione di un piano di autocontrollo, … considerando l’opportunità di eseguire analisi per la ricerca della Legionella pneumophila.” (rif. Rapporto ISTISAN 22/32)
Contenuti del Piano di Autocontrollo
Il piano di autocontrollo deve essere esaustivo e coprire tutti gli aspetti necessari per garantire la qualità dell’acqua potabile. I principali contenuti del piano includono:
- Descrizione del Sistema Idrico:
- Mappa della Rete di Distribuzione: Una mappa dettagliata che include tutte le fonti di approvvigionamento, i serbatoi, le stazioni di trattamento e i punti di erogazione.
- Caratteristiche delle Fonti: Descrizione delle fonti di approvvigionamento, incluse le caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua prelevata.
- Identificazione dei Pericoli e Valutazione del Rischio:
- Elenco dei Potenziali Pericoli: Identificazione di tutti i potenziali pericoli microbiologici, chimici e fisici.
- Valutazione della Probabilità e delle Conseguenze: Analisi della probabilità che ciascun pericolo si manifesti e delle sue potenziali conseguenze sulla salute pubblica.
- Punti Critici di Controllo e Monitoraggio:
- Definizione dei Punti Critici: Identificazione dei punti lungo la filiera dell’acqua dove è essenziale effettuare controlli per garantire la qualità.
- Procedure di Monitoraggio: Stabilire le procedure di campionamento, la frequenza dei controlli e le metodologie analitiche utilizzate per monitorare la qualità dell’acqua.
- Misure Preventive e Correttive:
- Misure Preventive: Implementazione di pratiche e tecnologie per ridurre la probabilità di contaminazione, come il miglioramento delle infrastrutture di trattamento e distribuzione.
- Azioni Correttive: Definizione di azioni da intraprendere immediatamente in caso di rilevamento di non conformità o contaminazioni.
- Documentazione e Registrazione:
- Registro delle Attività: Mantenimento di un registro dettagliato delle attività di monitoraggio e delle azioni correttive intraprese.
- Report Periodici: Preparazione di report periodici da presentare alle autorità competenti, documentando i risultati del monitoraggio
In Conclusione
L’obiettivo della Direttiva (UE) 2020/2184 era senza dubbio quello di armonizzare ed alleggerire la quota di analisi andando a verificare esclusivamente i parametri a rischio evidenziati dall’analisi dei pericoli, tuttavia il sistema di assegnazione delle responsabilità, che vede la responsabilità del gestore idrico fino al punto di approvvigionamento e del gestore Idrico per l’acqua fornita nell’impresa posta sotto il suo controllo (nel caso dei condomini all’amministratore) fa propendere spesso per una maggiore prudenza, con conseguente aumento dei controlli, in condizioni di dubbio. Un amministratore di condominio, ad esempio, preferisce effettuare di default oltre all’analisi del piombo, anche quella della legionella, pur di evitare responsabilità personali.
Se sei tra le categorie sopra citate e vuoi avere maggiori informazioni in merito alla valutazioni dei rischi dell’acqua contattaci : 0664212256 . Referente : Alessandro Pugliese